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Gentile dottor Montella, Presidente Movicond,
innanzitutto complimenti per la Sua lodevole dedizione, vero aiuto, a tutela e salvaguardia dei diritti dei condomini che tanto difficoltà incontrano anche e talvolta soprattutto, con gli amministratori che gestiscono l’immobile in cui si trova la propria casa.
Entro subito in argomento e faccio presente che l’amministratore del mio immobile, ha per abitudine, da cinque anni che amministra, di convocare l’assembla ordinaria nel mese di maggio o addirittura in giugno; ciò sebbene la gestione si chiuda al 31 dicembre di ogni anno. Così i condomini ritenendo che l’amministratore ha già trascorso metà dell’anno o quasi gli rinnovano l’incarico, posto anche che hanno incautamente e senza rendiconto alcuno versato somme richieste dall’amministratore su bilanci di previsione non formalizzati e che nel migliore dei casi viene approvato, per così dire, a cose fatte. E cosa dire delle volte che per insufficienza di quorum l’amministratore resta ad interim spesso con un completo disinteresse dell’immobile e delle richieste dei condomini.
C’è la possibilità di evitare questi atteggiamenti di pressappochismo e di non curanza, non gratis tra l’altro, con una espressa e scritta richiesta specifica al riguardo fissata al momento della nomina con altre clausole e così contrattualmente fatta accettare dall’amministratore di condominio? E tra queste clausole può inserirsi che se l’amministratore non ottempera è dichiarato subito decaduto, senza diritto alcuno a ricevere compenso e spese alcuno, ed a richiesta anche di un sol condomino diligente?
Grazie ed auguri perchè abbia successo questa utilissima Sua iniziativa di cui mi farò volentieri promotore verso i miei amici e conoscenti.
Sentiti saluti.